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A Turi, passaggio generazionale con la priorità di tutelare la natura e far crescere il territorio
Il 45% dei prodotti biologici italiani provengono dal Mezzogiorno: Puglia, Calabria, Sicilia. E, allora, non è difficile prevedere che il nuovo Eldorado nei prossimi anni sarà qui. Se ne è parlato a Turi, presso l’azienda vinicola Coppi nella sala Zaccheo gremita di un pubblico qualificato di autorità ed addetti ai lavori. Obiettivo? Conoscere questa produzione che da nicchia si sta ampliando sempre di più.
Cresce il BIO
Continua a crescere Il trend di richiesta del bio, in tutto il mondo, e lo stesso sta avvenendo anche per il vino. “Entro il 2050 circa il 50% dei vini prodotti nel mondo sarà bio”, ha evidenziato Giuseppe Martelli, presidente del Comitato nazionale vini DOP e IGP del ministero delle Politiche Agricole. Ma si fa ancora poca comunicazione sui primati, tutti positivi e molto importanti, delle produzioni biologiche italiane: ad affermarlo è stato Stefano Vaccari, capo dipartimento Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole.
“Siamo i più grandi controllori al mondo, e guardiamo con attenzione anche al web. Siamo gli unici al mondo ad avere un accordo con Alibaba ed Ebay, che ora i francesi per lo champagne stanno cercando di emulare – ha evidenziato Vaccari – . Abbiamo un primato positivo per il biologico, che riduce i costi e fa produrre meglio”.
Ed i privati che ruolo possono avere? Di certo di traino, come ha raccontato con grande semplicità Giancarlo Ceci, di Agrinatura ad Andria. Aveva studiato all’università come forzare la natura e produrre sempre di più, invece ha scelto prima il biologico e poi il biodinamico. Grande sintonia, malgrado l’inevitabile distanza fra il modo di vedere di genitori e figli, è emersa fra il senatore Antonio Michele Coppi e sua moglie Eleonora ed i tre figli impegnati in prima linea nel rinnovamento delle Cantine Coppi Doni, Lisia e Miriam. Un passaggio generazionale importante, che traina con determinazione una delle maggiori aziende del Primitivo di Gioia del Colle verso il futuro: 100 ettari in progressiva conversione verso il biologico.
Nasce Cantonovo
Il primo vino bio, Cantonovo, che è già pronto alla sfida nei mercati internazionali con la guida esperta del direttore commerciale Giacomo Di Feo. “La famiglia cresce, se cresce tutto il territorio”, ha fatto notare Doni Coppi a rafforzare l’impegno di questa famiglia di coraggiosi imprenditori per lo sviluppo del territorio turese. Un territorio bellissimo, con campagne belle come giardini, come ha fatto notare il sindaco di Turi Domenico Coppi, ricordando gli oltre 20 B&B della cittadina della Murgia, circondata da tante lussuose masserie.
Un amarcord di ricordi, novità dal mondo ed un sapiente mix fra tradizione ed innovazione – moderato dal giornalista Rai Daniele Rotondo – ha caratterizzato una serata con la partecipazione di alte cariche istituzionali ed autorità fra le quali ricordiamo il ministro dell’Ambiente dell’Albania Lefter Koca, i senatori Gaetano Quagliariello, Paolo Bruno, Francesco Divella, Pietro Liuzzi, Michele Boccardi ed il direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Giuseppe De Tomaso. Brindisi finale, con una “sfida” fra Primitivo di Gioia Coppi e Nero di Troia Agrinatura, condito con le specialità di altissima gamma di Sofood selezionate da Dante Martellotta.
Per visitare la Cantina, con i suoi fascinosi ipogei sotterranei, info www.vinicoppi.it.
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